L'unica cosa certa è che nel 1972 la prima formazione col vocalist Liebling diede alle stampe un singolo. Day of reckoning fu secondo disco per il pentagramma ufficiale; rispetto ai similari e contemporanei St. Vitus, avevano un sound meno arido, erano leggermente più dinamici nello svolgimento delle song. La musa ispiratrice resta senz'altro l'epoca Black Sabbath 1971-73, ma quello che conta è che saranno una influenza enorme per i Paradise Lost, sia per le sciabolate chitarristiche di Griffin che per certi break ritmici. Peccato come al solito per la batteria e quei tom così aperti, dal momento che Stuart Rose faceva il suo dovere con perizia. Fra i 7 pezzi si fanno notare la cavalcata epica di Madman, il goticismo desertico e potentissimo di Evil Seed, il break melodico (dal forte sapore The writ, epoca Sabotage) di Broken Wows.
Falcidiati come pochi altri nella loro carriera, ma forti su vinile.
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