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Il primo minuto di
Reuters è un'ipnosi minimale che gradualmente prende forma e si evolve in un incubo disperato: nessuno nel 1977 poteva pensare di attaccare un disco punk in questo modo se non i 4 ragazzi londinesi che lo concepirono, rendendolo col passare degli anni uno dei più omaggiati e infuenti della storia
degli ultimi 30 anni. Le idee straboccavano letteralmente dalle loro teste; ascoltando
Pink Flag è facile perdere il conto dei pezzi, ma alla 2°-3° volta che si ripassa si riconoscerà ogni singolo passaggio. Non certo pop, ma di un melodismo estremamente semplice, con realmente 2-max-3 accordi a scandire strutture veloci, energiche, con le voci sparate ed i contro-cori. In una parola, geniale. Un sound che molto rapidamente lasceranno per progredire verso formule inaudite e avanti, soltanto un paio d'anni dopo con
154.
Oltre all'intro, brillano di una luce superiore
Three Girl Rhumba,
Ex-Lion Tamer, Brazil, Lowdown, Mannequin, 12XU, brevi treni lanciati su binari lucidi e grezzi.
Per me, il miglior disco punk di tutti i tempi.
(originalmente pubblicato il 18/11/08)
diciamo che i wire han dato vita al forse miglior album di punk,e di sicuro a uno dei primi 5 album di wave..ovviamente 154..insomma,gruppo fondamentale
RispondiEliminaFondamentale è dire poco :-)
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