
E forse la ciliegina sulla torta era il vocalist Dubin, che non interviene troppo spesso ma quando lo fa rende l'atmosfera davvero molto agghiacciante. Basti pensare ad un Johnson (AC/DC) terrorizzato e sotto tortura, e si avrà una vaga idea dello stile vocale del lungocrinito.
Things Viral è composto di soli 4 pezzi, i primi dei 2 durano 20 minuti. Commuted è una vera e propria marcia funebre per Melvins zavorrati oltre misura, Fields rincara la dose con le urla infernali in secondo piano e dosi abbondanti di feedback. Gli ultimi due pezzi durano solo 10 minuti e ci sono interessantissime variazioni. Too close enough to touch attraversa una fase in cui un fischio power-electronics acutissimo fa da contraltare al rantolo disumano di Dubin, Dead è il pezzo più dronico del lotto, con O'Malley a cercare di sunno)izzare il sound.
E' davvero un ascolto magnetico in cui si gioca a cercare di indovinare quale sarà l'accordo unisono successivo, o quando la ritmica darà la prossima battuta. Tutti i loro dischi sono altamente consigliati allo stesso livello, per chi sarà felice di farsi ipnotizzare.
(originalmente pubblicato il 15/12/2009)
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