
Detto questo, l'obiettivo è il bonus disc con due inediti e le varie alternate takes di rito, che avranno fatto la gioia dei Funhouse-junkies, e che come prevedibile è stato stroncato dalla critica. I pezzi furono incisi live in studio e si può evincere che le prime takes furono abbastanza mosce e con un Pop non troppo convinto e poco tirato. Ma nel mazzo si trovano perle come ben due versioni allungate della title-track, con la jam allungata di oltre 2 minuti rispetto alla definitiva, oppure la extended take di 1970, entrambi con un McKay scatenatissimo e fuori di testa.
Gli inediti non aggiungono un granchè alla sostanza e si capisce perchè restarono fuori. Lost in the future è un lento malsano e stentoreo, e buon per i 4 che decisero che Dirt era già il top che si potesse ottenere nel ruolo dell'argine rallentatore della piena. Slidin' the blues non è altro che una jam improvvisata sul momento, in un unica tonalità. Una sorta di botta e risposta fra Ron Asheton e McKay, senza tanto costrutto.
Ma noi tossici della casa del divertimento possiamo digerire anche tutto ciò, pur di drizzare le orecchie e cogliere le differenze, come in un gioco enigmistico facile facile.
Nessun commento:
Posta un commento