mercoledì 16 giugno 2010

Chrome - The Chronicles I & II (1982)

Ad un soffio dalla separazione, realizzavano la famosa cofana che conteneva 3 dischi già editi e altri 3 nuovi di zecca, come le due Chronicles in oggetto. L'eterno duello su chi voleva suonare dal vivo e su chi non voleva uscire di casa stava iniziando a deteriorare gli animi e, con gli Stench bros a guardare, Edge e Creed ne risentivano dal punto di vista creativo.
Dico così perchè i clamorosi precedenti furono irripetibili, ma non per questo le cose che vennero dopo furono cattive, anzi. Qui siamo di fronte ad un gruppo che fa della fantascienza la sua fonte primaria d'ispirazione, con un inusitata forma di acid-synth-cyber-punk avanti di anni e già prontissima a fare tendenza. Al contrario della schizoide inquietudine di Alien Soundtracks, qui i ritmi sono dipanati in maniera ossessiva, come un escavatore che cerca di andare sempre più giù.
Anorexic Sacrifice era il manifesto del periodo, con le voci maligne, la chitarra filtrata e la ritmica serrata in una forma canzone tradizionale. Tribes e Open up invece sono strumentali sincopati e veloci aggiornamenti dello space-rock hawkwindiano ad un accezione anni '80. Wings born in the night è un tripudio di flanger e filtri, col cantato robotico e la grattugia sintetica di Creed.
La seconda puntata prosegue su questa falsariga con Beacons to the eye, i folli sono sempre sciolti anche se leggermente più ordinati e lineari nel delirare. Creed prende il sopravvento su Gehenna Lion, lentissimo cyber-hard dall'incedere opprimente, letteralmente da incubo. Gehenna to Canaan chiude sempre nel segno di un elettr(oni)cità da bomba nucleare, da vulcano krauto in lenta eruzione, da corrosioni inarrestabili di metallo profumato, con una coda stranamente quieta e riflessiva.
L'anno dopo il tutto sarà praticamente ri-editato su un disco chiamato Raining Milk.

(originalmente pubblicato il 19/10/09)

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