E' ormai troppo tempo che mi auto-prometto di ascoltare perlomeno i grandi capolavori del minimalismo, e non mi mantengo mai. Ora, Palestine è l'unico artista con cui mi sono timidamente avvicinato, e pensare che non è neanche uno dei citati nelle sintesi sbrigative che parlano della categoria. I motivi li avevo già elencati parlando della mia folgorazione per Strumming Music, il suo capolavoro riconosciuto. Ho ascoltato diverse cose del newyorkese, molte delle quali interessanti. Forse non sono all'altezza per apprezzarne veramente i contenuti, ma ogni tanto mi piace tuffarmi in questi mondi impressionisti e giocosi del minimalismo.
Questo fu credo il primo vinile ad essere pubblicato da Palestine, ed è simmetrico. L'apertura e la chiusura sono due drones di synth atmosferico nella stessa tonalità con microvariazioni di volume e timbro. Nel mezzo ci sono tre pieces, One+two+three fifths, ognuna delle quali è un tema di piano. La prima è un anticipo in miniatura di Strumming, in cui il motivo sobbalzante genera armonici fascinosissimi nelle corde. La seconda è un veloce cerchio concentrico che pian piano si diffonde e aumenta il suo diametro. La terza contiene variazioni degne di nota e molto ben udibili, ed è il momento più alto del disco, specialmente nella seconda metà.
Ho sempre pensato che il piano sia lo strumento più bello che ci sia e anche tecnici sperimentali come Palestine hanno contribuito alla sua funzione espressiva.
(originalmente pubblicato il 21/11/09)
Questo fu credo il primo vinile ad essere pubblicato da Palestine, ed è simmetrico. L'apertura e la chiusura sono due drones di synth atmosferico nella stessa tonalità con microvariazioni di volume e timbro. Nel mezzo ci sono tre pieces, One+two+three fifths, ognuna delle quali è un tema di piano. La prima è un anticipo in miniatura di Strumming, in cui il motivo sobbalzante genera armonici fascinosissimi nelle corde. La seconda è un veloce cerchio concentrico che pian piano si diffonde e aumenta il suo diametro. La terza contiene variazioni degne di nota e molto ben udibili, ed è il momento più alto del disco, specialmente nella seconda metà.
Ho sempre pensato che il piano sia lo strumento più bello che ci sia e anche tecnici sperimentali come Palestine hanno contribuito alla sua funzione espressiva.
Ciao caro, sono quello di Bagnacavallo che ti ha lasciato commenti un paio di volte :-) Continuo a seguire il blog, che spacca sempre. Ho fatto vari tentativi di scaricare questo disco con la password di sempre, ma non funziona. Potresti darci un'occhiata? A t'aringrèzi. -Enrico-
RispondiEliminaUehilà Enrico, at salud! Guardacaso, la password è la stessa ma a caratteri MAIUSCOLI. Una picola distrazione al momento di digitarla. Grazie :-)
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RispondiEliminaArcano svelato (e disco scaricato)! Grazie! -Enrico-
RispondiEliminaFigurati. Grazie a te.
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