martedì 29 giugno 2010

Modest Mouse - Building Nothing Out of Something (1999)

Un istituzione da mettere alla pari dei Built To Spill, sorta di cugini che però hanno guadagnato un maggior successo complice l'irresistibile appeal melodico, mai ruffiano nè ammiccante ma squisitamente bilanciato. Poi ci si è messo anche Brock a fare notizie col suo stile di vita dissennato e quasi da rockstar, e la fama è diventata quasi planetaria.
All'inizio i MM erano solo un oscuro trio di Seattle che si proponeva con qualche tratto ereditato dai Pixies, ma con un un modus operandi tutto proprio. Alla vigilia del capolavoro su major The moon & Antarctica, questa raccolta sigillò il loro tragitto indie raccogliendo qualche singolo e un ep degli anni precedenti. Ed è, come quasi tutti i loro dischi, irresistibile e appiccicosissimo.
La classica andatura caracollante ed insistente fa bella mostra di sè in Never ending math equation, All night diner, A life of arctic sounds, Grey ice water, Whenever you breath ou e nel capolavoro Other people's lives. Il segreto è: melodie ripetute fino allo sfinimento, ipnosi chitarristiche di vario tipo e le vocals sgraziate di Brock. Un cesello artigianale di songwriting fra i migliori in circolazione e qualche assestatissima puntina di psichedelia e le altre perle sono servite: Broke, Workin' on the leavin', Interstate 8.
L'indie americano non muore mai grazie anche a loro.

(originalmente pubblicato il 06/01/2010)

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