L'unica umile nota che posso scrivere su queste musiche riguarda i ricordi d'infanzia.
Siamo nei primi anni '80 e i classicissimi di Leone vengono trasmessi spesso alla Rai in prima serata; altri tempi, anche per la piccola ottica che io bambino posso aver preservato da allora.
Le saghe di Eastwood, la sabbia e i cavalli, i cappi e le sparatorie, tutto un immaginario che non sarebbe stato lo stesso senza i sinfonismi ariosi/seriosi, le desolazioni di armonica, gli scherzetti e i fischiettii. E oggi, riascoltare questo 40enne monumento in solitudine sonora fa pensare a tante cose, rievoca atmosfere lontane nel tempo e fa stillare anche una goccina di nostalgia.
Siamo nei primi anni '80 e i classicissimi di Leone vengono trasmessi spesso alla Rai in prima serata; altri tempi, anche per la piccola ottica che io bambino posso aver preservato da allora.
Le saghe di Eastwood, la sabbia e i cavalli, i cappi e le sparatorie, tutto un immaginario che non sarebbe stato lo stesso senza i sinfonismi ariosi/seriosi, le desolazioni di armonica, gli scherzetti e i fischiettii. E oggi, riascoltare questo 40enne monumento in solitudine sonora fa pensare a tante cose, rievoca atmosfere lontane nel tempo e fa stillare anche una goccina di nostalgia.
(originalmente pubblicato il 10/12/2009)
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