
Dark-ambient da camera, lo definirei, con massicce dosi di concretismo sonoro che graffiano la base già ben poco melodica. Privo di ritmo, l'Elegi-sound si regge su frasi profondissime di piano o di synth, dando vita a 10 quadri astratti ben divisi e definiti in cui gli stati sono seriosi, puramente contemplativi, scuramente minacciosi quando non esplicitamente allucinatori.
Un disco stupendo, che cattura l'attenzione nonostante l'apparente osticità; il bordone nuvoloso di Despotiets vesen, i trip-drones di Fyrtarnet pt.1+2+3 e Skumring, il desolante e mesto sinfonismo di Dauingene, i gonfiori malati di corni e fagotti in Time lapse e Sistereis, i rintocchi vibranti di Interbellum, l'opera di Jansen risplende di una luce propria focalizzata con grande ispirazione e sapiente distribuzione di correnti umorali.
Scandinavo, ma freddo secco. Buio marino, ma con la luce che filtra da sopra.
Muchas gracias por esto!!!
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