Devo ammettere che non sono un grande cultore di musica d'avanguardia o minimalistica. Soltanto in tempi recenti ho provato ad avvicinarmi a certe opere del passato di cui avevo letto tante volte e delle quali ero veramente incuriosito, ma non avevo mai acquistato perchè in fondo mi ritengo sempre un vecchio rockettaro che non si stanca mai dei soliti 4 accordi e ha sempre qualcosa da sentire. E la maggior parte delle volte sono anche rimasto deluso da certi ascolti cervellotici, seppur dando sempre la colpa alla mia scarsa ricettività in merito.
Questo artista minimalista dal nome veramente originale ad esempio mi aveva incuriosito da quando avevo letto un Blow Up di qualche anno fa; ho sempre pensato che il fatto che adornasse il suo pianoforte con animali di pezza dovesse rendere speciale anche l'atmosfera della sua musica. Così mi sono procurato il suo lavoro più famoso, Strumming Music, e mi sono fatto ipnotizzare. Un pezzo di 52 minuti inciso nel 1976, ma come fecero per stampare il vinile? Fecero l'edit a metà? No, perchè questo è un ascolto che non si può spezzare! E' un incantesimo sonoro.
Ok, la storia degli orsacchiotti è legata al suo amore per gli animali ed è una cosa very nice. Dietro c'è tutto un lavoro che non esito a definire gigantesco, così come fondamentale dev'essere stato lo strumento in questione, un Bosendorfer Grand Piano. Fondamentalmente la suite è composta da due note veloci veloci che iniziano solitarie, poi piano piano si stratificano e si sovrappongono agli armonici, creando figure atmosferiche davvero suggestive. Intorno al minuto 27 le due note cambiano tono perchè il piano inizia a scordarsi e le stratificazioni sono più spesse, fino a diventare uno schiamazzo convulso, e ti sembra di essere sulle nuvole. In chiusura le due note salgono di un ottava e il tutto sfuma come un pulviscolo atmosferico di riverberi.
Io di questa ora scarsa mi sono innamorato, quando la ascolto vado in trance. Si tratta di prendersi un'ora sola, anche se bisogna essere molto tranquilli. Immagino che qualcuno potrebbe innervosirsi.
La cosa più bella che ho letto di lui è: "questo suona il piano come se stesse scalando una montagna".
(Originalmente pubblicato il 05/02/2008)
Ok, la storia degli orsacchiotti è legata al suo amore per gli animali ed è una cosa very nice. Dietro c'è tutto un lavoro che non esito a definire gigantesco, così come fondamentale dev'essere stato lo strumento in questione, un Bosendorfer Grand Piano. Fondamentalmente la suite è composta da due note veloci veloci che iniziano solitarie, poi piano piano si stratificano e si sovrappongono agli armonici, creando figure atmosferiche davvero suggestive. Intorno al minuto 27 le due note cambiano tono perchè il piano inizia a scordarsi e le stratificazioni sono più spesse, fino a diventare uno schiamazzo convulso, e ti sembra di essere sulle nuvole. In chiusura le due note salgono di un ottava e il tutto sfuma come un pulviscolo atmosferico di riverberi.
Io di questa ora scarsa mi sono innamorato, quando la ascolto vado in trance. Si tratta di prendersi un'ora sola, anche se bisogna essere molto tranquilli. Immagino che qualcuno potrebbe innervosirsi.
La cosa più bella che ho letto di lui è: "questo suona il piano come se stesse scalando una montagna".
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