Ancora una volta occorre rendere giustizia ad uno dei più grandi gruppi inglesi della storia. Fra l'altro Chapman proprio in questi giorni, nonostante abbia passato i 60 anni, celebra l'uscita di un disco nuovo ma questo non ha importanza. Qui occorre celebrare il disco misto dei Family, che accoglieva parzialmente le pressanti richieste dei fans di immortalare su vinile le leggendarie esibizioni del 5-piece, caratterizzate da un'animalesca poliedricità e vibrante intensità. Il live occupò solo una facciata, ma 3 pezzi su 4 erano inediti e la perla fu servita su un piatto d'argento. La deflagrazione di Good news bad news testimonia un approccio violento e viscerale, con Chappo solito istrione scatenato e un Whitney quasi metallico. Per contro, Willow tree smorzava subito i toni con un pastoralismo sopraffino. La filastrocca elettrica di Holding the compass invita alla danza attorno al fuoco, e Strange band rinnova le folli detonazioni sviluppando quella formula stranissima di hard-prog di cui i Family ottennero il brevetto. Quasi inutile spendere altre parole di meraviglia per il cantato assurdo di Chapman, per le complesse trame di Whitney; occorre ricordare il contributo fondamentale di Weider al basso e violino, Palmer alle vibes e tastiere, nonchè il solito Townsend alle pelli. Il lungo e tagliato applauso finale testimonia il fatto che un live dei Family ai tempi dev'essere stato uno spettacolo fantastico.
Il lato B contiene 4 pezzi di studio che accentuano i lati folk e rock delle composizioni: una sorta di country-walzer come Normans, due ballad strascicate come la title-track nonchè Lives and ladies, energico soul in Part of the soul. La clamorosa forza creativa dei primi due dischi forse iniziava a mostrare la corda, ma i Family sapevano ancora fare molto bene il loro mestiere di fuoriclasse. E la striminizita parte live sta ancora lì a gridare vendetta; ci sarebbe voluto un doppio tutto da gustare, come peraltro era nelle loro ipotesi.
Un'altro rimpianto.
(originalmente pubblicato il 24/07/09)
Il lato B contiene 4 pezzi di studio che accentuano i lati folk e rock delle composizioni: una sorta di country-walzer come Normans, due ballad strascicate come la title-track nonchè Lives and ladies, energico soul in Part of the soul. La clamorosa forza creativa dei primi due dischi forse iniziava a mostrare la corda, ma i Family sapevano ancora fare molto bene il loro mestiere di fuoriclasse. E la striminizita parte live sta ancora lì a gridare vendetta; ci sarebbe voluto un doppio tutto da gustare, come peraltro era nelle loro ipotesi.
Un'altro rimpianto.
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