lunedì 26 aprile 2010

VV.AA. - I Cinco Anos (1995 Trance Syndicate Records)

Un altro caposaldo dell'indie americano dei 90's, la Trance Syndicate faceva capo al batterista dei Butthole Surfers ed ha avuto vita esattamente per la durata del decennio, salvo proseguire un'attività molto più rarefatta con la satellite Emperor Jones. Qui si festeggiava il lustro di attività con un sampler di 20 pezzi che pescava quasi esclusivamente nel rooster con pezzi inediti, alternate takes, debutti assoluti, 7" limitatissimi e via andare. La TS ha avuto il merito di far valere la propria voce nell'underground stelle e striscie proponendo prettamente gruppi texani non necessariamente simili fra loro, anzi, si svariava fra parecchi tipi di proposta. I nomi più importanti che spiccano nella lista sono gli immensi Bedhead con la tipica working song The dark ages, gli stessi Butthole Surfers con un remix di The lord is a monkey, o l'inattesa partecipazione nientemeno che di Rocky Erickson in veste campestre! Ma nel lotto la varietà è a dir poco sterminata. Mentre Coffey si ostinava a promuovere a spron battuto bands davvero mediocri di power-pop (Starfish) o noise-pop (Sixteen Deluxe) con ben 2 pezzi in scaletta, faceva debuttare due oscurissimi e notevoli nomi di cui credo non sia mai stato pubblicato altro (ma non sono sicuro), come il desert-rock spettrale dei Desafinado o il melmoso incrocio Joy Division-Nirvana dei Lowbrow. My Dad is Dead impreziosiva il lato pop con la splendida I had a dream. I Furry Things saturavano i diffusori con l'acidissima Everything new (assolutamente da ripescare il loro primo disco), i Pain Teens si camuffavano da Siouxsie & the Banshees in pellegrinaggio in India, mentre l'unica proposta inglese era rappresentata dai validissimi Ac Acoustics che sfoderavano uno dei loro migliori titoli, Love lies broken pieces.
Sul versante strettamente noise i Johnboy erano nettamente sopra chiunque; con Bob And Cindy spazzavano via letteralmente tutto, roba da far impallidire gli Helmet con chitarre al vetriolo, voci impazzite e un energia impressionante. I veterani Cherubs davano una ottima prova con Quitter, appena sufficienti gli Ed Hall.
Bocciati invece Crust, SweetPea e Drain, sfocati e fuori luogo.

(originalmente pubblicato il 28/05/08)

1 commento:

  1. ce l'ho anch'io stà compilation quà..mi sono sempre piaciute le band della Trance Syndicate (Cherubs su tutte) e della sorellina più a nord Amphetamine Reptile Records.
    Good Job Webb

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