mercoledì 28 aprile 2010

Smog - Wild Love (1995)

Sono un appassionato di Callahan da diversi anni, da quando nel 1993 acquistai Julius Caesar. Vedendo il percorso che lo ha portato l'anno scorso a pubblicare il primo disco a suo vero nome, apprezzo ancora di più la sua statura di cantautore integerrimo e possessore di svariati stili. Ma se penso ad un disco solo, il più bello che mi viene in mente è Wild Love, una raccolta eclettica posizionata fra le tempeste di Burning Kingdom e la ripiegatura a riccio di The doctor came at dawn. Grazie alla produzione di O'Rourke e ad arrangiamenti ricchi quanto basta per costruire le songs, Callahan superava se stesso. Gli umori generali sono medio-bassi; Bathysphere apre con violoncello, archi sintetizzati e ritmo pestato, un motivo circolare che farà innamorare anche Cat Power. Il minuto e mezzo secco della title-track è un brivido gelido, come una sinfonia da inferi; soltanto voce e tastiere scurissime, memorabile.
Il bello di WL sta nell'alternanza di stili; il gusto barocco e classicheggiante di Bathroom Floor, la ballata nervosa e sghemba alla JC di Sweet smog children e Be Hit, la pioggia percussiva di The emperor, la stasi pianistica di Limited Capacity, la psichedelia povera di The Candle (degna sei Supreme Dicks più melodici), il pop obliquo di Goldfish Bowl.
Le perle del disco, insieme alla title-track, si trovano quando il songwriting eccelle in concomitanza con scelte produttive ed enfasi esecutiva. It's rough, con ruvide elettriche minimali e violoncello di contrasto, è un pezzo che non ha cambiamenti di registro eppure si esalta nel proprio fuoco interiore. Sleepy Joe invece è una cavalcata epica e disperata scandita da feedback e piano, dall'urgenza espressiva impressionante. I 7 minuti di Prince Alone in the studio stabiliscono un nuovo picco nel cantautorato gotico di Callahan, un vortice orchestrale fatto di mellotron, lancinanti sciabolate di chitarre, cori accorati (Cynthia Dall) e quant'altro.
Il disco della maturità espressiva.

(originalmente pubblicato il 19/07/08)

2 commenti:

  1. Volevo fare le recensioni di Wild love e Sewn to the sky, ma sono arrivato tardi ...
    Wild love uno dei migliori dei Novanta.

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  2. Non farti scrupoli, io scriverò di più di uno di quelli già da te rassegnati.
    Ma solo per la scusa di ascoltarli con attenzione.

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