Il carismatico "nonno del dark", come è stato ormai definito, inquadrato nel suo disco migliore da solista. Cascade, realizzato a 4 mani col chitarrista Statham, è uno splendido prodotto che macina melodie sintetizzate ed emozionanti. In primis, la voce sempre affascinantissima e potente nobilita una dozzina di song dal sapore esotico, egualmente divisa fra leggeri umori dark e suggestioni pop irresistibili, mai stucchevoli. Come l'iniziale Mirror to my woman's mind, movimento epico e magistrale. Il panzer cingolato di Disappearing indurisce il substrato. Il mio pezzo preferito è Sails wave goodbye, sornione pop dalla grande prova vocale. Wild birds flock to me prende letteralmente il volo, Huuvola un trip in qualche foresta tropicale.
In ogni caso, un disco senza cadute di tono, con un grande cantante, una produzione misurata ed equilibrata fra chitarre, elettronica, ottime canzoni.
Senz'altro la cosa migliore che abbia mai fatto fuori dai Bauhaus.
In ogni caso, un disco senza cadute di tono, con un grande cantante, una produzione misurata ed equilibrata fra chitarre, elettronica, ottime canzoni.
Senz'altro la cosa migliore che abbia mai fatto fuori dai Bauhaus.
(originalmente pubblicato il 25/07/08)
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