mercoledì 28 aprile 2010

Tortoise - s/t (1994)

Quando uscì il debutto dei Tortoise, nel 1994, tutti lo salutarono come un ottimo prodotto, ma solo con poche righe e senza esaltazioni. Soltanto un paio d'anni dopo sarebbero saliti alla ribalta con la definizione di post-rock, un termine che nessuno vuole sentirsi dire ma che tutti finiscono per usare. Il quintetto non aveva ancora un chitarrista in line-up, così Brown e McCombs incrociavano i bassi, mentre McEntire, Bitney e Herndon si occupavano di ritmi, tastiere e registrazioni.
Quello che poteva essere identificato come un side-project di dotati musicisti dell'area di Chicago finì per diventare un caso sensazionale ed un progetto a tempo pieno che continua (con risultati molto alterni) ai giorni nostri. In effetti Tortoise è davvero un gran disco, fondamentalmente un interazione fra jazz e dub, lounge e elettronica. Il loro merito è stato quello di abbattere un certo tipo di confini con maestria ed inventiva, distillando 10 strumentali fra i 3 e gli 8 minuti, che scorrono freschi freschi.
Citare pezzi in maniera isolata non serve un granchè secondo me, anche perchè la soluzione di continuità è una delle più grandi doti di questo primo parto. La produzione di McEntire è impeccabile, le timbriche e i colori sono fantasiosi, le sequenze sono ben strutturate. Personalmente preferisco Millions per composizione e qualità, ma Tortoise resta indubbiamente migliore di qualsiasi cosa abbiano fatto dal 1998 in poi.

(originalmente pubblicato il 02/07/08)

3 commenti:

  1. Io penso che TNT e Standards non sono per niente male; certo, sono un po' più stucchevoli, ma contengono dei pezzi clamorosi (Seneca, per dire, secondo me, è in assoluto il loro pezzo migliore).

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  2. Secondo me: TNT era ancora pregevole ma nettamente inferiore a Millions, mentre Standards non lo comprai proprio, a seguito di opportuno pre-ascolto in negozio...

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  3. Bè , si, ovviamente Millions rimane il loro disco migliore,
    ma a Standards prova a dare qualche altra possibilità: è il lavoro di un gruppo in lento decadimento, ma ha ancora de bei numeri (Ripeto: Seneca, il brano d'apertura, per me è il loro capolavoro).

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