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Mezcal Head è fondamentalmente un monumento di produzione chitarristica, dove Hartridge e lo stesso Franklin scorrazzano a destra e manca con suoni aciduli, stridenti e muraglie di accordi che riscrivevano 25 anni di storia del rock aggiornata al 1993.
For seeking heat, Duel, Last train to Satansville, sono i numeri più infuocati in cui l'interazione del quartetto appare splendidamente compatta. A change is gonna come, Girl in a motorbike, Blowin' Cool sono le caramelle pop ricoperte di ispido fuzz che avrebbero potuto ipoteticamente far eleggere gli SD a gruppo simbolo del brit-pop se il giornalismo inglese avesse pensato soltanto alla qualità della musica e non al gossip.
Non c'è un pezzo scarso o inutile, e pensare che in tutto dura quasi 70 minuti. Per me Mezcal Head è un disco tipicamente estivo, che ispira lunghe autostrade americane nel deserto (non a caso Duel era ispirata al primo leggendario film di Spielberg!) e disseta come un bicchiere d'acqua fresco in un torrido pomeriggio di luglio
(originalmente pubblicato il 27/05/08)
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