Già il titolo la dice lunga sulla pazzia di questo quintetto: chiamare il disco di debutto Il piccione è il volatile più popolare ne è segno inequivocabile. E' un album molto lungo, che alterna i 10 brani veri e propri ad altrettanti strumentali bizzarri cacofonici senza titolo. Sembra comunque chiaro fin dall'inizio che i 6FS avevano un forte retaggio new/no-wave (Pere Ubu, Devo, Captain Beefheart, Public Image) soprattutto per quanto riguarda la poderosa sezione ritmica, con le due chitarre deraglianti e stridenti che avevano l'onere di distogliere l'attenzione dai deliri strascicati del cantante Ryan. Il tutto veniva opportunamente aggiornato ai canoni contemporanei del noise.
Un disco notevole, in cui forse l'unico vero limite è un eccessiva lunghezza.
Un disco notevole, in cui forse l'unico vero limite è un eccessiva lunghezza.
(originalmente pubblicato il 29/08/08)
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