
Parlare di math, hardcore o post-rock per i BIG è pressochè superfuo. In primo luogo avevano una tecnica strumentale paurosa e citavano come influenze compositori classici e d'avanguardia. La prima parte di BIG è un rollare rovinoso su asperità glaciali di chitarre e ritmi furiosi. L'axemen Andy Hawkins scudiscia e flangerizza il sound con accordi inusitati e assoli vorticosi. Non sarà poi così indifferente l'influenza che eserciteranno sui Don Caballero che di lì a qualche anno si formeranno. Dark and bright rallenta un attimo la presa micidiale con un basso slappato e un motivo metal-arabeggiante.
Poi nel finale, a sorpresa, il gruppo vira a 360° e tira fuori 3 pezzi dub rilassatissimi e caracollanti come da copione, ma come sono ben fatti!
Come se Jah Wobble avesse fatto un EP con Greg Ginn....
(originalmente pubblicato il 23/05/08)
Nessun commento:
Posta un commento