L'ultimo disco con Rollins alla voce vedeva lo strapotere chitarristico di Ginn, sempre più impegnato a tessere trame articolate e dissonanti. Il suo tiranneggiare le sorti artistiche della band lo portarono allo scioglimento: in aperta polemica con il vocalist, sotterrò le sue linee al di sotto degli strumenti. E fu un peccato, perchè In my head altro non era che un validissimo seguito agli album precedenti. White Hot, Out of this world, Drinking and driving, Society's tease sono i picchi di un albo rocciosissimo e maschio. E, a ben dire la verità e a prescindere dai contenuti, Rollins aveva una sua importanza nell'economia del sound.
(originalmente pubblicato il 04/09/08)
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