Decantavo già in un post di poco tempo fa la grandezza di questa misconosciuta e dimenticata band londinese, autrice di un suono che mi sentirei di sintetizzare in una parola: il suono dell'avventura. I primi singoli e qualche rarità venne assortita su questa raccolta dal bellissimo titolo, e oltretutto perfettamente complementare agli album inediti, nonostante 3 brani siano già inclusi in Heaven's end. 16 dream metteva subito in mostra feedback, grattuge, ritmi minimali ed una grinta vocale che Hampson abbandonerà nel proseguimento. Burning world è la decina di minuti che si dispiega con ipnosi elettrica. I'll take you there è un ombrosa escursione senza batteria, lo spazio fluido propulso dal fuzz e dai riverberi. Il pantano psych-kraut di Brittle head girl genera già delicate allucinazioni che strabordano sui 13 minuti di Burning prisma, un deltaplano flangerizzato che sorvola la campagna inglese. Una versione demo di Spinning li riporta alla sala prove o garage o quello che fosse, chiudendo in modo simpatico questo disco di avventurieri sonici.
(originalmente pubblicato il 09/08/08)
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