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Il disco più possente, scuro di Agnelli & co., un caposaldo, forse il primo esempio di rock alternativo in Italia. D'altra parte, erano ancora una nicchia all'interno dello stivale ed il successo era ancora parecchio lontano, ma qui venivano gettate le basi per una redditizia carriera che solo 7 anni più tardi avrebbe trovato i giusti premi. La voce stentorea del leader trova sfogo nelle selve elettriche delle chitarre di Cantù, che fanno un frastuono bestiale nel pow wow iniziale di
Plastic, nel delirio lisergico di
Tina, nella seminale ballad neilyounghiana
Inside Marylin, nelle urla bestiali di
How we devide our souls. Ma l'altra faccia di crooner confidenziale trovava un degno spazio, nelle soffuse atmosfere di
Icebox, nel deliquio surreale di
Words, nel piano accademico di
Angela.
Precursori.
(originalmente pubblicato il 18/09/09)
Quanto erano bravi gi Afterhours prima di doverci vivere, con la musica... ;)
RispondiEliminaRipeto praticamente il commento dell'anno scorso, cioè: sì quant'erano bravi ma non hai mai sentito Germi nè Hai paura del buio, quindi non puoi avere una visione completa della loro carriera....
RispondiEliminaNo, eh! Germi l'ho sentito ben una volta e l'ho restituito senza fare la cassetta...
RispondiEliminaQuell'altro, vabbè, non ce l'ho fatta :)
"Ben una volta" la dice lunga sul tuo approccio, ma conosco la tua prevenzione sul cantato in lingua nostrana...e allora "hai paura del buio?" non te lo meriti :-)
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