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Classico movimento multiforme che inizia con chitarre languide e sentori panoramici melanconici, con quegli intrecci eterei e fisici al tempo stesso. Dopo un minuto e mezzo la batteria si ferma e gli armonici ci cullano in un anticamera da paradiso. Seguiranno altri saliscendi, con la classica marcia di Hrasky e un finale elegiaco, quasi natalizio con quei tamburelli.
The only moment we're alone non differisce dall'originale se non per una dose abbondante di riverbero che la rende ancora più viva e vicina. With tired eyes ci riporta ai giorni gloriosi di Those who tell the truth, oltre che potersi fregiare della maggior influenza esercitata sui Red Sparowes che di lì a poco nasceranno.
Ecco, questi sono i 25 minuti che consiglierei come primo ascolto ad un/a novizio/a della magia texana che continua a stregarmi immutabilmente da anni.
(originalmente pubblicato il 27/09/09)
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