Bang!, e felice leggo che loro, proprio loro, saranno a Bologna fra 45 giorni, non mancherò di sicuro all'appuntamento. Proprio 10 anni fa abbandonavano la scena e la T&G li celebrava con questa antologia caustica di rarità e live, che si concentra prettamente sulle prime, brillantissime produzioni dei chicagoani.
Furono una sensazione per il noise-rock e non solo: quella versione anfetaminica, sgraziata e sub-metropolitana di Nick Cave che altro non era Yow, teatralizzava le bestiali efferatezze del trio strumentale, dotato di un senso ben preciso del grottesco. Un po' la naturale evoluzione di Captain Beefheart prima e dell'australiano poi, filtrato dall'hardcore stelle e strisce e naturalmente dalla seminale esperienza degli Scratch Acid. Oltretutto l'apertura è una vera bomba, il medley di TV as eyes e Abstract Nypmpho dei Chrome, un panzer cingolato che asciuga gli originali dalle scorie e lo compatta in uno schiacciasassi.
Si prosegue fra tracce comunque già ben conosciute, ma che si ascoltano sempre con estremo piacere (Wheelchair epidemic, Glamorous, Deaf as a bat) alcuni live pubblicati solo sui 45 (Seasick, Killer McHann, la formidabile Monkey Trick, la fulminante Bloody mary), un demo vecchissimo di Blockbuster, quel mancato successo che avrebbe potuto farli conoscere a tutto il mondo che altro non è che la ronzante Fly on the wall. Fra esperimenti psichedelici (White Hole) e cabaret dissacranti (Anna, Sunday you need love) la sostanza dei JL era tutta qui, con la chitarra di Denison a lacerare l'aria con la precisione di un cecchino, le martellate di Sims e Mcneilly e quel clown là davanti a mostrare le parti intime, contorcersi ed urlare come un dannato.
Mi aspetto l'energia dei grandi, a Bologna il 20 settembre.
Furono una sensazione per il noise-rock e non solo: quella versione anfetaminica, sgraziata e sub-metropolitana di Nick Cave che altro non era Yow, teatralizzava le bestiali efferatezze del trio strumentale, dotato di un senso ben preciso del grottesco. Un po' la naturale evoluzione di Captain Beefheart prima e dell'australiano poi, filtrato dall'hardcore stelle e strisce e naturalmente dalla seminale esperienza degli Scratch Acid. Oltretutto l'apertura è una vera bomba, il medley di TV as eyes e Abstract Nypmpho dei Chrome, un panzer cingolato che asciuga gli originali dalle scorie e lo compatta in uno schiacciasassi.
Si prosegue fra tracce comunque già ben conosciute, ma che si ascoltano sempre con estremo piacere (Wheelchair epidemic, Glamorous, Deaf as a bat) alcuni live pubblicati solo sui 45 (Seasick, Killer McHann, la formidabile Monkey Trick, la fulminante Bloody mary), un demo vecchissimo di Blockbuster, quel mancato successo che avrebbe potuto farli conoscere a tutto il mondo che altro non è che la ronzante Fly on the wall. Fra esperimenti psichedelici (White Hole) e cabaret dissacranti (Anna, Sunday you need love) la sostanza dei JL era tutta qui, con la chitarra di Denison a lacerare l'aria con la precisione di un cecchino, le martellate di Sims e Mcneilly e quel clown là davanti a mostrare le parti intime, contorcersi ed urlare come un dannato.
Mi aspetto l'energia dei grandi, a Bologna il 20 settembre.
(originalmente pubblicato il 04/08/09)
E c'era tutta quell'energia, a Bologna il 20 settembre...
RispondiEliminaAh yeah...you know!
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