domenica 13 giugno 2010

Lapse - Betrayal! (1998)

Neanche un anno dopo il suo capolavoro, Sultans of sentiment, Leo scioglieva prematuramente i Van Pelt ed era di nuovo in pista con la sua ragazza, la bassista nipponica Yasuda, ex-Blonde Redhead. Il riff incisivo e nervoso di The betrayal fa sperare subito bene, aprendo con un incalzante mid-tempo; Leo rockeggia come non mai, ma la prima parte del disco vaga senza costrutto in un fragoroso cornetto di songs sfocate e senza la minima inventiva. Solo nella seconda metà si ritorna un minimo sulle elucubrazioni oniriche che tanto ci avevano fatto amare i VP. 3 People wide at all times è una tessitura chitarristica slintiana, Mentabolism è ballad psichica con la Yasuda alla voce, From destructive urges è cabaret emo-core, This is not pure aesthetics è un tenero slow-core brillantato dai vocalizzi femminili alla Blonde Redhead. We must move backwards to progress chiude con uno stomp infuocato, marchiato dal solito cantilenare stridulo di Leo, per una parentesi che migliorerà leggermente col successivo ed ultimo Heaven ain't happening, ma restando comunque un passo indietro nel percorso del newyorkese.

(originalmente pubblicato il 07/09/09)

2 commenti:

  1. Non lo sapevo che la bassista aveva un passato nei Blonde..quando comprai il disco dei Lapse (il capolavoro) dissi tra me e me : ecco un clone dei Blonde. E invece ecco apparire adesso tutte le carte in regola.
    Affascinante gruppetto.

    RispondiElimina
  2. Affascinante, ma il tuo omonimo (eheh) ha fatto cose migliori. E in ogni caso, mai nulla a che vedere con i BR...

    RispondiElimina