Pop da camera con venature shoegaze per il quartetto inglese dei Lorna, in questo quadretto colorito e sonnolento che ispira un po' tutte le stagioni, oltre a generare tanti pensieri di paragone.
Alla voce si alternano un maschio (discreto e sensibile) ed una femmina (soffice ed eterea), quando si incrociano sembrano quasi dei Low con un orchestra lounge dietro. Il parallelo coi Cocteau Twins o Cowboy Junkies è più plausibile quando la Cohen soffia delicatamente su armonie lente, vagamente malinconiche e iper-arrangiate pur mantenendo lo stile prettamente autunnale.
Un dischetto che piacerà anche ai fan di Lofty Pillars e Pinetop Seven per le orchestrazioni, ai fan dello slow-core per le composizioni struggenti ed invernali, ai fan dello shoegaze (rif. Slowdive) che resteranno incantati dalle melodie, seppur un po' anestetiche, dei Lorna.
(originalmente pubblicato il 12/06/09)
Alla voce si alternano un maschio (discreto e sensibile) ed una femmina (soffice ed eterea), quando si incrociano sembrano quasi dei Low con un orchestra lounge dietro. Il parallelo coi Cocteau Twins o Cowboy Junkies è più plausibile quando la Cohen soffia delicatamente su armonie lente, vagamente malinconiche e iper-arrangiate pur mantenendo lo stile prettamente autunnale.
Un dischetto che piacerà anche ai fan di Lofty Pillars e Pinetop Seven per le orchestrazioni, ai fan dello slow-core per le composizioni struggenti ed invernali, ai fan dello shoegaze (rif. Slowdive) che resteranno incantati dalle melodie, seppur un po' anestetiche, dei Lorna.
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