Prima dei Grant Lee Buffalo, Phillips metteva il suo talento cantautoriale al servizio di questo quartetto dedito ad una fascinosissima formula di wave-croonering dal gusto fatale ed evocativo. Un po' una versione barocca e meno spigolosa dei Red Temple Spirits, con l'aggiunta di un songwriting indubbiamente di alta categoria. Probabilmente gli idoli di riferimento di Phillips all'epoca erano i Doors, ma sarebbe ingiusto limitarsi a definire gli SB meri epigoni aggiornati agli anni ottanta,nonostante l'indugiare del vocalist su registri decadenti molto affini a Morrison. Musicalmente un grosso riferimento erano senz'altro gli Echo & The Bunnymen più gotici (Lonesome death, The black Ship). Spunti spagnoleggianti (Work the rat), incubi alla Bauhaus (Water lilies), grintosi stomp (Train mistery) ed una perla alla Nick Cave più puro (Marysupermarket), rendono questo disco un gradevolissimo campionario di post-wave eseguito con eleganza e raffinatezza. Anche se abbiamo preferito Phillips in una sede più agreste con i primi dischi dei Buffalo.
(originalmente pubblicato il 04/09/09)
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