mercoledì 21 aprile 2010

Thin White Rope - Moonhead (1987)

In un panorama desolato e privo di contenuti come la seconda metà degli eighties questi californiani seppero mantenere viva una fiammella rock che a distanza di venti anni mica si è spenta....In virtù di un sound teso, vibrante e variegato e forti di un leader visionario dall'ugola incisiva e abrasiva come Guy Kyser, i TWR citavano varie ed eventuali influenze del passato e le mixavano con sapienza. Potrei dire che se penso al country-rock tipicamente americano, beh non è proprio uno dei miei sound preferiti, salvo poi ricordarmi di Neil Young e dei Thin White Rope e concludere che in mano a questi due nomi è tutta un'altra cosa...bella! Ma la loro formula era fatta di tante altri elementi, un crossover ispiratissimo guidato dalle chitarre a tratti acidule, a tratti compatte in un wall of sound. Nei loro dischi si può passare da momenti assolati come miraggi desertici ad incubi lisergici splatter come alcune copertine che pubblicarono. Il tutto senza neanche sbrodolare un po', mantenendosi sempre nel formato canzone di massimo 5-6 minuti!
Tutti i loro dischi sono vivamente consigliati, su questo secondo del 1987 ci sono alcuni pezzi assolutamente emozionanti e rappresentativi come Wet heart, Take it home e Not your fault.

(Originalmente pubblicato il 24/01/2008)

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