Una band strana, che ad una ascolto distratto potrebbe essere classificabile come Stoner-rock, ma in realtà ha una forte componente psichedelica ben amalgamata. Il suono d'insieme è very vintage ed ipnotico, il chitarrista deve aver ascoltato molto il Tony Iommi dei mid-seventies ma lo reinterpreta meno in your face; il suo canto è in uno stato di trance disincantata. Sembra che abbiano registrato in una stanza di fianco con i muri ricoperti di ovatta, tanta è la distanza che pare di udire dai diffusori.
Songs che evocano deserti e foreste, parentesi folk ed escursioni cosmiche, per un disco da ascoltare molto rilassati.
Controsensi lisergici da Washington D.C., la patria dell'hardcore.
(Originalmente pubblicato il 07/02/2008)
Songs che evocano deserti e foreste, parentesi folk ed escursioni cosmiche, per un disco da ascoltare molto rilassati.
Controsensi lisergici da Washington D.C., la patria dell'hardcore.
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