domenica 25 aprile 2010

PJ Harvey - Peel Sessions 1991-2004

Un discreto compendio uscito nel 2006, a scarrellare 13 anni di sessioni per il fu Peel, seppur 3/4 della scaletta si concentrino sui primi anni di questa grande performer.
Ho una mia opinione ben precisa sulla Harvey; i primi anni furono influenzati dal battage dei media britannici e vedevano un'artista molto giovane ma già con una grande personalità. Negli ultimi 10 invece il processo di maturazione l'ha portata a fare un disco più bello dell'altro, a partire dal solare Stories, passando dall'incazzato Uh hu her e l'anno scorso allo splendido, drammatico White Chalk. Da quando ha perso gran parte dei riflettori ha potuto concentrarsi maggiormente sulla musica, liberandosi dalle pastoie del grunge, del blues, dagli stereotipi female-rock in generale.
In questo senso la raccolta in esame si concentra maggiormente su Rid of me e su Dry, quasi come se il/la compilatore/trice avesse nostalgia degli esordi e non si curasse in maniera equilibrata della carriera in toto della Harvey, nonostante la potentissima rendition di This wicked tongue, una arricchita Beautiful Feeling e una splendida versione acustica di You come through.
Peccato, spero comunque in una seconda puntata più equa.

(originalmente pubblicato il 17/04/08)

Nessun commento:

Posta un commento