Un live controverso per i Pil in quel di Parigi, che inquadra una formazione potenzialmente stellare (di sicuro la migliore che abbiano mai avuto, con 4 teste pensanti e 4 personalità pesanti) ma che durò pochissimo. Martin Atkins era appena entrato, ponendo provvisoriamente fine all'eterno via vai di batteristi (dovuto principalmente al fatto che i Pil provavano pochissimo, questa la lamentela comune a Walker, Dudanski e Dumprey), mentre Wobble di lì a poco si sarebbe messo in proprio.Sette brani, 4 da Metal Box e 3 da Public Image. La scatola di metallo era uscita pochi mesi prima e forse ancora non era chiara la portata storica che avrebbe avuto in ottica futura, non soltanto sulla new wave. I brani non differiscono molto dalle versioni originali; Lydon caracolla con il suo canto monotono a mò di sermone, Wobble guida il tutto con le sue linee pulsanti, Atkins è fin troppo diligente, Levene è il jolly libero di scorrazzare fra chitarre circolari e synth fischianti.
La controprova che i Pil provavano poco o niente è data dall'imbarazzante inizio di Poptones, in cui Wobble e Levene non si azzeccano con le tonalità.
Quindi, un live non esaltante, un grande neo in un inizio carriera che invece in studio dava almeno 3 prove di grandissimo spessore.
(originalmente pubblicato il 20/04/08)
in effeti non un gran dico..resta che i primi 2 album di pil,specie metal box,sono dischi di importanza capitale,..le linee di dub di wobble han influenzato la musica,anzi,la influenzano tuttora..ti dirò..flowers of romance sulmomento non mi aveva entusiasmato...l'ho risentito tempo fa..cristo,è un caplavoro..
RispondiEliminaTutti i primi 3 sono fondamentali e completamente diversi fra loro: il primo era già post-punk, Metal Box il fantasmagorico dub-dark, Flowers il tenebroso tribal-wave.
RispondiEliminaeh già..mai stato bravo nel definire i genrei..comunque 3 dischi fondamentali..ci si vede sabato all'area sismica allora?
RispondiEliminaClaro che sì. Porti con te la Repubblica per farti riconoscere? :-)))
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