Nocturne fu il disco della consacrazione, a chiudere la fase dark-criptica e poco prima dell'ammorbidimento già preannunciato con Dear Prudence, un passo falso che secondo me poteva essere evitato (che senso aveva una cover dei Beatles come singolo? Ovviamente fu il loro maggior successo). Un doppio dal fascino indiscutibile e magnetico, che inquadra un quartetto al top della forma. Merito anche del chitarrismo fluido e incandescente di Robert Smith, un ospite di lusso che di lì a poco lascerà per stress da carichi di lavoro (e da sbornie!) e si beccherà pure gli insulti da Siouxsie, evidentemente non grata del suo contributo pluriennale e incattivita per non essere stata in grado di convincerlo a sciogliere i Cure, seppur fossero in grave crisi d'identità in quegli anni.
Nocturne contiene gran parte del miglior repertorio inciso nei primi 5 anni dei Banshees; Siouxsie è carismatica e canta divinamente, la sezione ritmica è compatta e l'esecuzione globale è impeccabile. Citare qualche pezzo fra i 16 in scaletta sarebbe ingiusto; nonostante non ci siano grosse variazioni rispetto alle versioni in studio, l'assenza di overdubs o arrangiamenti superflui rendono il sound crudo e pieno, come ogni live che si rispetti.
Una pietra miliare della wave-dark inglese.
(Originalmente pubblicato il 13/03/2008)
Nocturne contiene gran parte del miglior repertorio inciso nei primi 5 anni dei Banshees; Siouxsie è carismatica e canta divinamente, la sezione ritmica è compatta e l'esecuzione globale è impeccabile. Citare qualche pezzo fra i 16 in scaletta sarebbe ingiusto; nonostante non ci siano grosse variazioni rispetto alle versioni in studio, l'assenza di overdubs o arrangiamenti superflui rendono il sound crudo e pieno, come ogni live che si rispetti.
Una pietra miliare della wave-dark inglese.
visyta nell'80 a rimini..pessimo concerto,deludentissima..a parte israel per iniziare..però i dischi,fino a juju mi son piaciutu tantissimo..
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