martedì 20 aprile 2010

Dead Flowers - Moontan (1992)

Questo bel cd viola con copertina rosso fuoco mi arrivò a casa nel Natale del 1993, in un periodo in cui ero completamente flippato per Ummagumma dei Pink Floyd, che ascoltavo a ripetizione. Mi aveva colpito la recensione colorita e fantasiosa di Giampiero Fleba su Rockerilla...E comunque, questi 4 hippies di Newcastle mi sconvolsero fin dai primi secondi di questo disco: Chocolate Staircase ha un attacco del tutto simile a Set the controls for the heart of the sun. Ma paragoni a parte, questo disco denotava, fin dai primi ascolti, uno strano ibrido, emozionante e luminoso: un po' Pink Floyd, un po' Nirvana. Ferank Manseed aveva un ruggito vibrante poco ortodosso ma molto efficace, Steve Svayambunath era un chitarrista che (reduce da un esperienza in India) aveva mandato a memoria la lezione di Hendrix ma non disdegnava schitarrate alla Cobain. I rabbiosi anthem psych-grunge Hammer Rash, Filling in time, Feed it scuotono ancora oggi.
Nel mezzo, anche qualche cosa degli Hawkwind più pastorali (Spiral Eye), dei Doors più mistici (l'intro di Slow Burn), e addirittura frammenti di pura ambient (Gaia's love hole).
Niente male per 4 hippies che si erano fatti arrestare perchè saliti su un palco con delle pistole ad acqua!

(Originalmente pubblicato il 11/12/2007)

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