Anche se non siamo di fronte ad un gruppo che ha cambiato la storia del rock, gli Ac Acoustics rappresentano per me un bel ricordo di quando, a metà anni '90, rallegravo la mia cameretta e arricchivo le mie conoscenze musicali grazie al mitico Planet Rock della Radio Rai, un caposaldo culturale che durò pochi anni. Registravo intere trasmissioni su cassetta dal mio malconcio stereo e poi selezionavo i miei pezzi preferiti. Sweatlodge fu un'ascolto sconvolgente per me, un anthem teso e dissoluto, con quel maelstrom di chitarre agonizzanti alternato a fraseggi post-blues. Parlare di discepoli dei Jesus & Mary Chain o Sonic Youth poteva essere molto riduttivo per questi 4 scozzesi che divisero un paio di tour con gli astri nascenti Placebo. Esaltato da quello che fu il loro primo singolo, mi feci mandare da Monia di Itself la copia del loro debutto. Non rimasi molto entusiasta, forse alcuni pezzi erano un po' forzati e non c'era un altro capolavoro come Sweatlodge, ma a riascoltarlo adesso nella sua grezza chitarrosità si fa ancora apprezzare. Ho allegato al 7-tracks originale anche un pezzo tratto dal sampler I cinco anos della Trance Syndicate, Love Lies broken pieces, una sfigurata variante semi-acustica molto bella, e altri pezzi registrati sempre dalla radio, come il geniale remix elettronico sempre della sopra citata Love Lies (ah, la benemerita Mental Hour del sabato sera sempre di Planet Rock.....)
AVVERTENZA: la qualità audio è piuttosto bassa, soprattutto in Sweatlodge. Se qualcuno è interessato e rimane deluso, credo che su altri blog si possa trovare lo stesso materiale. Si accettano links, grazie!
AVVERTENZA: la qualità audio è piuttosto bassa, soprattutto in Sweatlodge. Se qualcuno è interessato e rimane deluso, credo che su altri blog si possa trovare lo stesso materiale. Si accettano links, grazie!
(Originalmente pubblicato il 17/02/2008)
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