In una nostalgica intervista su un Blow Up di un paio d'anni fa, veniva chiesto a Stephen Immaerwhar e John Engle quando sarebbe uscita l'antologia comprendente tutti i singoli e le rarità incluse in compilation, splits, etc etc. "Presto", rispose uno dei due.
Per quanto ne sappia io, non mi risulta che sia mai uscito nulla del genere. Allora ho pensato, vabbè mi metto lì e me la faccio da solo. Ho recuperato qualche compilation sul mercato dell'usato, qualcosa l'ho trovato free-download, ho spulciato la discografia sull'unico sito che credo esista in loro onore, ed eccola qua. L'ho chiamata definitive compilation perchè credo proprio che ci sia tutto (live bootleg esclusi), e mi verrebbe da dire che sta lì a ribadire la grandezza di questo trio vissuto pochi anni, che della lentezza ha fatto il proprio manifesto e dell'onestà artistica il proprio orgoglio. "Eravamo morti prima che lo sapessimo" dicevano, sempre nell'intervista sopra citata. Secondo loro The white birch era troppo forzato nella sua moviola, così fecero l'ultima apparizione sull'album tributo ai Joy Division e scomparvero nel nulla, senza dire una parola. A parte Doug Sharin, che al contrario degli altri due ha continuato a fare tantissime cose, più o meno buone.
A parte qualche episodio stranito e fuorviante, come la cover degli Spacemen 3, il materiale è in linea con le loro produzioni. Nel 1990 fecero uno split coi Bastro, che indubbiamente fecero pesare la loro impronta, soprattutto nelle chitarre. Tra i pezzi che vorrei citare c'è Castle, il loro primo singolo, che inizia con un insistente riff di chitarra semi-noise e lascia presagire una certa velocità...salvo poi scomparire in una delle loro classiche implosioni di vuoto cosmico. Penso che abbiano fatto bene a sciogliersi, perchè forse andando avanti sarebbero rimasti intrappolati nel loro trademark. Oppure avrebbero potuto provare a velocizzare, ma forse avrebbero perso l'equilibrio.
E allora restiamo con i loro 3 magici dischi da ascoltare, ai quali possiamo aggiungere questa raccolta, non solo per la completezza ma per un altra, ennesima, overdose di codeina su cui adagiarsi dolcemente.
Per quanto ne sappia io, non mi risulta che sia mai uscito nulla del genere. Allora ho pensato, vabbè mi metto lì e me la faccio da solo. Ho recuperato qualche compilation sul mercato dell'usato, qualcosa l'ho trovato free-download, ho spulciato la discografia sull'unico sito che credo esista in loro onore, ed eccola qua. L'ho chiamata definitive compilation perchè credo proprio che ci sia tutto (live bootleg esclusi), e mi verrebbe da dire che sta lì a ribadire la grandezza di questo trio vissuto pochi anni, che della lentezza ha fatto il proprio manifesto e dell'onestà artistica il proprio orgoglio. "Eravamo morti prima che lo sapessimo" dicevano, sempre nell'intervista sopra citata. Secondo loro The white birch era troppo forzato nella sua moviola, così fecero l'ultima apparizione sull'album tributo ai Joy Division e scomparvero nel nulla, senza dire una parola. A parte Doug Sharin, che al contrario degli altri due ha continuato a fare tantissime cose, più o meno buone.
A parte qualche episodio stranito e fuorviante, come la cover degli Spacemen 3, il materiale è in linea con le loro produzioni. Nel 1990 fecero uno split coi Bastro, che indubbiamente fecero pesare la loro impronta, soprattutto nelle chitarre. Tra i pezzi che vorrei citare c'è Castle, il loro primo singolo, che inizia con un insistente riff di chitarra semi-noise e lascia presagire una certa velocità...salvo poi scomparire in una delle loro classiche implosioni di vuoto cosmico. Penso che abbiano fatto bene a sciogliersi, perchè forse andando avanti sarebbero rimasti intrappolati nel loro trademark. Oppure avrebbero potuto provare a velocizzare, ma forse avrebbero perso l'equilibrio.
E allora restiamo con i loro 3 magici dischi da ascoltare, ai quali possiamo aggiungere questa raccolta, non solo per la completezza ma per un altra, ennesima, overdose di codeina su cui adagiarsi dolcemente.
(Originalmente pubblicato il 18/01/2008)
Narcolettici , un peccato siano spariti ...
RispondiEliminaDanke per il post