venerdì 23 aprile 2010

Dead Flowers - Smell the fragrance, free your mind (1990)

Nel sottobosco psych-freak inglese di 15-20 anni fa (intendiamoci, spesso e volentieri era rubbish, checchè ne dicessero i buoni Fleba e Ramunni di Rockerilla, che leggevo avidamente in quegli anni), il mio cuore ha sempre batutto per loro. Infatti è dal 1994 che aspetto che si rifacciano vivi!!!! Ma ormai ho perso le speranze, anche sulla rete si trova poco o nulla di info. Tre dischi, tre inclinazioni diverse; il loro capolavoro Moontan (vedi post precedente su questo blog) fu un delirio grunge-freak e l'ultimo Altered State Circus una meditazione space-rock rilassatissima. Nulla di rivoluzionario ma una band che aveva grande classe. Punto e basta.
Questo debutto invece era una eruzione vulcanica post-hendrixiana immersa nei nascenti anni '90. Il suono irsuto e vigoroso della chitarra di Svayam era spesso modulato sul fuzz acido tipico della Stratocaster. Si sentono i residui post-blues (c'è persino una cover di Manic Depression) ma i 4 cercano di divincolarsi dal modello seventies con temi interessanti. Il torrente a tutta velocità Drowning, la meditazione apocalittica di Third Eye Shades, o quello che per me è il pezzo migliore, Crack down. Un grunge-garage stellare con tanto di doppia cassa, voce echeggiante, assolo psichedelico, tre minuti perfetti che avrebbero fatto invidia al Kurt Cobain più allegro.
Forse dei tre album è quello inferiore, ma è sempre un gran bell'ascolto.

(Originalmente pubblicato il 22/03/2008)

3 commenti:

  1. Hi, can you reup this? Fuckin mediafire :/

    RispondiElimina
  2. Fuckin' DMCA!
    Link is inside title, you're the first to experiment my new links...

    RispondiElimina
  3. Hi! I think that experiment is good :) Many thanx!


    @maybe can you re up ST37 - Spaceage?

    RispondiElimina