Prima di giocare a fare il Tony Iommi nei Goatsnake e prima di immergersi per sempre in un profondissimo gorgo drone-metal-ambient senza ritorno con i Sunn O))), Greg Anderson era un valentissimo kid di Seattle uscito dalla scuola hardcore con le idee ben chiare su come sviluppare il futuro del genere. Formò un trio con il quale diede alle stampe una manciata di dischi potenti e ispirati dalla personalità di chi voleva rinnovare un sound, illuminati dalla buona stella cometa Slint da poco eclissatasi. La loro breve carriera culminò con uno split cd con gli Iceburn, che lasciava intendere inusitate commissioni hardcore-jazz. Da segnalare intanto su Angel Wings la jam finale con tanto di fiati di Olè, tratta dal repertorio di John Coltrane, e un pezzo intitolato Herbie Hancock. Ma il 90% del disco è un verio e proprio killer sonoro di post-hardcore dai ritmi fratturati e dalle chitarre pesantissime. Su tutti Holes to fight in.
(Originalmente pubblicato il 28/01/2008)
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