Un piccolo grande disco degli anni 90, ovviamente oggi introvabile, permeato da un humus decisamente americano ma con una consapevolezza tutta sua. A distanza di più di dieci anni la sua statura non è minimamente ridimensionata. D'altra parte questo quartetto secondo me rappresentava l'ideale incrocio fra passato e presente in ambito alternativo: l'impianto sonoro era vintage e registrato lo-fi, salvo poi immergere il tutto in un mare di distorsioni, flanger, fuzz, allucinazioni e sismi che solo di striscio rasentavano il noise.
I dischi successivi, con seguente passaggio a major, avrebbero rappresentato una dignitosa normalizzazione del loro sound. Nulla che riuscirà ad eguagliare la grandezza di Crappin' you negative, ma senza dubbio sempre molto meglio di altri complessi più acclamati da certa stampa faziosa.
Non era semplice rock'n'roll indipendente e creativo. Questi quattro ragazzi non più giovanissimi con lavori regolari avevano orecchie e menti aperte per passare ben oltre.
(Originalmente pubblicato il 05/01/2008)
I dischi successivi, con seguente passaggio a major, avrebbero rappresentato una dignitosa normalizzazione del loro sound. Nulla che riuscirà ad eguagliare la grandezza di Crappin' you negative, ma senza dubbio sempre molto meglio di altri complessi più acclamati da certa stampa faziosa.
Non era semplice rock'n'roll indipendente e creativo. Questi quattro ragazzi non più giovanissimi con lavori regolari avevano orecchie e menti aperte per passare ben oltre.
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