martedì 20 aprile 2010

Studio Ten - Sample (Autoproduzioni 2003)








Ovvero la prima band con la quale sono salito su un palco, riuscendo a non farmi pentire di aver preso uno strumento in mano troppo tardi. Lo Studio Ten era il nome di un amplificatore very very vintage e nacque dalla passione in comune che io e Nico Hippy nutrivamo per l'hard-rock anni '70, quella dei dinosauri, per intenderci. Sappiamo perfettamente che il mondo non aveva bisogno dell'ennesima cover band, ma ci siamo divertiti anche se è durato solo 9 mesi. Nico Hippy aveva temporaneamente sciolto i Wood Flowers, vittime di conflitti di egocentrismo e anarchia. Reclutammo il loro ex-vocalist, Vince Fefè, un personaggio davvero adatto per fare il front-man. Più che un cantante era un cabarettista, tecnicamente era un po' improbabile per lui imitare Robert Plant o Ozzy Osbourne ma le sue origini calabro-teutoniche gli permettevano di dare veramente tutto con estrema simpatia e autoironia, fino a quando la corde vocali non cedevano completamente. E devo dire che, per le opinioni altrui, lui fu davvero l'ago della bilancia: c'era chi proprio non lo sopportava e lo trovava fastidioso, c'erano altri che invece esaltavano le sue doti di istrione e intrattenitore e comunque reputava molto originale il suo apporto.
Siamo nel gennaio 2003 e dopo aver provato un paio di batteristi inadatti ci assestammo con l'arrivo di un altro ex-WF, il batterista Giuliacci.
Allestimmo un repertorio di una ventina di pezzi di Led Zeppelin, Black Sabbath, Grand Funk, Atomic Rooster ed altri. A maggio ci fu data la possibilità di suonare nel teatro del paese, con un impianto di tutto rispetto per i nostri standard. Non andò malaccio e fummo incoraggiati a proseguire, l'estate era alle porte e ci sarebbero state diverse occasioni per uscire. Facemmo un piccolo gemellaggio con un gruppo di amici di Santa Sofia, gli Olivetti, che, avendo un repertorio ristretto, ci diede la possibilità di fare un paio di trasferte nella Val Bidente. Ricordo con molto piacere la data di Civitella, un live delirante su che durò fino a tardi perchè il pubblico e il gestore del pub ci chiesero 2 o 3 bis! A Gualdo di Ricò invece Vince Fefè ci diede buca perchè aveva una finale di calcetto e così chiamammo al suo posto Manuel Gazza, che era il vocalist di una cover-band dei Dire Straits e diede una divertente variante sui temi.
In tutto furono 8 i concerti in quell'estate, la maggior parte dei quali si tennero sui palchi delle varie feste del paese. Il più bello di tutti fu senza dubbio quello d'addio, allo Spoon River di Pieve Salutare, a settembre. Musicalmente eravamo rodati alla perfezione, ci piaceva improvvisare e talvolta le scalette venivano stravolte da un momento all'altro. Ma Vince Fefè era arrivato alla fine della sua avventura, già da un paio di mesi ci aveva annunciato che avrebbe abbandonato per motivi personali. Non ci mettemmo neanche a cercare di reclutare un cantante in sua sostituzione, ritenevamo alquanto futili le sue motivazioni e gli accollammo l'intera colpa dello scioglimento. Siamo comunque rimasti amici, intendiamoci!
Non restammo certo con le mani in mano, dato che i progetti non mancavano. Giuliacci aveva una cover band degli Iron Maiden, i Più Gusto, e insieme a Nico Hippy riformò una ennesima incarnazione dei Wood Flowers. Io e N.H. avevamo già gli Scarabus e poco dopo riformammo i Gargamella's (vedi post sotto).
Nel luglio del 2005, in occasione della 3° edizione del Massettastock, lo Studio Ten si è riformato per un live infuocato e travolgente.
A parte quello, sono stati solo un paio i concerti del 2003 registrati direttamente dal mixer, qui sotto c'è una breve raccolta dei momenti più intensi.
Lo Studio Ten era:
Vince Fefè: Voce, armonica
Nico Hippy: Chitarra
Webb: Basso
Col. Giuliacci: Batteria

(Originalmente pubblicato il 03/01/2008)

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