Validissima appendice all'aridissimo doom degli '80 di Pentagram e Saint Vitus, gli americani Wretched avevano davvero una marcia in più e sorpassavano a destra gli opachi Obsessed di Weinrich. La voce di Sherman doveva senz'altro un grosso tributo al carismatico doomster (che fra l'altro vedrò all'opera stasera con gli Shrinebuilder, guarda caso!), ma la tendenza ad un approccio sleazy (in certi passaggi sembra quasi stonare) lo rendevano un caso molto meno serioso rispetto agli standards. Musicalmente le soluzioni armoniche del chitarrista Parsons non si limitavano al grigio nero tipico del genere, ma sapevano guardarsi intorno pur conservando la sostanza di vintage-guitar-hero.
Nell'impianto dei Wretched c'era sì pesantezza, chitarre imponenti e lentezza, ma c'erano anche delle aperture di luce molto rilevanti. In Psychosomatic Medicine spiccano due splendide songs in questo senso, Blind commitment con i suoi fraseggi drammaticamente aperti, e in particolare la melodia di Peace Run che inizia come un rilassatissimo folk-rock, poi si evolve sui soliti temi doom con rifrazioni inusitate.
L'anno dopo, un altro disco e poi lo scioglimento.
Nell'impianto dei Wretched c'era sì pesantezza, chitarre imponenti e lentezza, ma c'erano anche delle aperture di luce molto rilevanti. In Psychosomatic Medicine spiccano due splendide songs in questo senso, Blind commitment con i suoi fraseggi drammaticamente aperti, e in particolare la melodia di Peace Run che inizia come un rilassatissimo folk-rock, poi si evolve sui soliti temi doom con rifrazioni inusitate.
L'anno dopo, un altro disco e poi lo scioglimento.
Nessun commento:
Posta un commento