Una leggenda dell'American flower-power di fine anni '60. Con una coppia di chitarre assassine, specialmente quella di John Cipollina (r.i.p.), strutture molto più terrene rispetto ai Grateful Dead, e un sound con meno orpelli rispetto ai Jefferson Airplane, questo concept-album dei Quicksilver M.S. è il mio preferito dell'acid-rock stelle e striscie di 40 anni fa.
Un concept-album sull'amore che ti tiene il fiato sospeso dall'inizio alla fine, con tanto di requiem country-psychedelico nel finale. E ripeto, uno dei più grandi chitarristi blues-rock che abbia mai sentito, capace di acrobazie inimmaginabili sulle note altissime del manico. Il movimento n. 7 è l'apice del disco, nonchè il mio assolo preferito di chitarra forse in assoluto.
Da riscoprire.
(Originalmente pubblicato il 15/01/2008)
Un concept-album sull'amore che ti tiene il fiato sospeso dall'inizio alla fine, con tanto di requiem country-psychedelico nel finale. E ripeto, uno dei più grandi chitarristi blues-rock che abbia mai sentito, capace di acrobazie inimmaginabili sulle note altissime del manico. Il movimento n. 7 è l'apice del disco, nonchè il mio assolo preferito di chitarra forse in assoluto.
Da riscoprire.
(Originalmente pubblicato il 15/01/2008)
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